Radici del Sud 2023, il Salone dei Vini e Oli del Sud Italia

Per 17 anni Radici del Sud ha fatto da trampolino di lancio per i migliori vini e oli del Sud Italia. Un festival che rimane al passo con le ultime novità del settore grazie al costante aggiornamento dei suoi esperti, ma il vero punto di forza sono i sapori unici che solo le regioni del Mezzogiorno sanno dare.

Un appuntamento per enologi e intenditori che ogni anno, dal 2005, porta alla ribalta le nuove annate di Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia. Con competenza e passione, gli organizzatori approfondiscono tendenze e novità dell’enologia e oleologia meridionale, affinando edizione dopo edizione l’offerta dell’evento.

Radici del Sud 2023, Salone dei Vini e Oli del Sud Italia.

Radici del Sud si conferma un evento articolato e ricco di contenuti, capace di attirare operatori e appassionati. La manifestazione si terrà come ogni anno nella scenografica cornice del Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari, dall’8 al 12 giugno 2023. Le prime due giornate saranno dedicate a tour enogastronomici sul territorio. Il 10 e l’11 giugno saranno invece riservati agli incontri B2B tra buyer internazionali e produttori e alle fasi del concorso enologico. I vini del Sud Italia gareggiano suddivisi per vitigno e le degustazioni, rigorosamente alla cieca, vedranno due giurie di esperti confrontarsi e valutare le etichette in base a qualità e caratteristiche organolettiche.

L’ultimo giorno, il 12 giugno, la manifestazione prevede la cerimonia di premiazione dei migliori vini selezionati dalle 4 giurie. Spazio anche ad un convegno sugli ultimi trend del mondo vitivinicolo. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 21, apre i battenti il Salone espositivo con le eccellenze enologiche ed oleologiche del Sud Italia: dai vini autoctoni ai pregiati oli extravergine, passando per le specialità gastronomiche tipiche.

Dalle ore 21 poi gran chiusura con l’apertura dei banchi d’assaggio dei vini premiati e le proposte culinarie degli chef e pizzaioli partecipanti. Sarà così possibile degustare in abbinamento i prodotti d’eccellenza della manifestazione, in una serata di chiusura all’insegna della promozione delle ricchezze agroalimentari del Mezzogiorno.

La manifestazione si conferma una festa del gusto: sono già oltre 130 le aziende che hanno aderito anche quest’anno a “Radici del Sud”, più di 50 quelle pugliesi. L’associazione “Propapilla”, guidata da Nicola Campanile, contribuisce con questa iniziativa a dare visibilità e autorevolezza alla viticoltura del Sud Italia grazie alla rete di relazioni creatasi in 18 edizioni. Anche la crescente attenzione internazionale verso i vini italiani del Meridione ha rafforzato nel tempo il salone, grazie alla partecipazione di giornalisti, assaggiatori, enologi, buyer e operatori del settore provenienti da tutto il mondo.

Calici di vino nella Manifestazione Radici del Sud.
Un’immagine della precedente edizione dalla galleria fotografica di Radici del Sud.

Momenti conviviali e visite nei territori contribuiscono valorizzare anche le bellezze del Sud Italia, sono occasioni perfette per rafforzare i legami fra i protagonisti e gli ospiti della manifestazione. Tutto questo ha fatto guadagnare autorevolezza a “Radici del Sud” negli anni, tramite la visibilità data ai vini del sud Italia.

La manifestazione è patrocinata dalla Regione Puglia e dal Comune di Sannicandro di Bari, si avvale della collaborazione di Assoenologi e dell’Associazione Enotecari Professionisti Italiani, insieme a numerosi sponsor e partner dell’evento, come Ais Puglia.

Maggiori informazioni su www.radicidelsud.it.

I vini pugliesi vincitori della scorsa edizione

Nella passata edizione, quella del 2022, le due giurie composte interamente da giornalisti e operatori nazionali ed internazionali hanno degustato più di 350 vini provenienti dalle cantine e dai produttori delle 8 regioni meridionali. Sono 21 i vini della Puglia premiati nelle diverse categorie.

Nella categoria “Falanghina” i giornalisti italiani hanno premiato come primo classificato il vino “Imprint of Mark Shannon Falanghina 2021” di A Mano. Per il “Greco” il primo classificato, sempre per i giornalisti italiani è stato “Anais 2017” di Cantine Kandea. Ancora un bianco, questa volta per il “Fiano”, al primo posto ex-aequo si è classificato il “Gazza Ladra 2021 Bio” di Vini Santa Lucia, premiato dai giornalisti italiani; in questa stessa categoria, per i giornalisti internazionali, il secondo classificato è stato il vino “Calaluna 2021” di Cantine PaoloLeo.

Un primo classificato nella categoria “Vermentino” per i giornalisti internazionali è stato il “Masseria Borgo dei Trulli Vermentino 2021” proprio di Masseria Borgo dei Trulli di Maruggio in provincia di Taranto, unico vino a posizionarsi in un gruppo dominato interamente dai vini sardi.

Passando ai vini rossi, nella categoria “Montepulciano” il “Castrum Rosso San Severo 2021” della Cantina Sociale San Severo è risultato il secondo classificato per i giornalisti internazionali. Nella categoria “Negroamaro“, naturalmente, il predominio è stato totalmente salentino. Per i giornalisti italiani il primo classificato è stato “Jonico 2020 Bio” della Cantina Fiorentino di Galatina; secondo classificato “Zacinto Negroamaro Salento 2021” della Masseria Cuturi di Manduria. I giornalisti internazionali, invece, hanno premiato come primo classificato il vino “Filo Terra d’Otranto Riserva Negroamaro 2019” di Menhir Salento, mentre al secondo posto si è posizionato il “75 Vendemmie 2019” della Vinicola Palamà di Cutrofiano.

Degustazioni e assaggi dei vini durante l'evento Radici del Sud.
Un’immagine della precedente edizione dalla galleria fotografica di Radici del Sud.

Anche nella categoria “Primitivo” il predominio è stato completamente pugliese. Primo classificato per la giuria di giornalisti italiani “Neolitico Primitivo IGP 2020” di Terre di Maria Società Agricola; secondo posto per “Oro di Emera Primitivo di Manduria DOP 2020” di Claudio Quarta Vignaiolo. La giuria di giornalisti internazionali ha premiato al primo posto “Archè DOP Primitivo di Manduria 2016” della cantina Le Vigne di Sammarco; secondo classificato il “Riserva Pietraventosa 2017 Bio” delle Agricole Pietraventosa.

Ancora predominio pugliese per la categoria dedicata ad un altro vitigno autoctono della regione, quella del “Nero di Troia“, dove per i giornalisti italiani il primo classificato è stato “Nero di Troia 2018” di Villa Schinosa, l’Azienda Agricola Corrado Capece Minutolo, ed al secondo posto del podio il vino “Parco Marano 2018 Bio” di Giancarlo Ceci, Agrinatura Società Agricola. La giuria di giornalisti internazionali ha premiato invece “Augustale Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG 2016” di Crifo, la Cantina di Ruvo di Puglia, e come secondo classificato sempre “Parco Marano 2018 Bio” di Giancarlo Ceci.

Un altro vino pugliese si è aggiudicato il primo posto per i giornalisti internazionali nella categoria “Gruppo misto vini rossi da vitigni autoctoni meno diffusi del Sud Italia” ed è il “Marasia Salento 2017” di Le Vigne di Sammarco. Come “Migliori vini bio del Sud” hanno trionfato ancora il “Gazza Ladra 2021 Bio” di Vini Santa Lucia al primo posto ed il “Riserva di Pietraventosa 2017 Bio” delle Agricole Pietraventosa come secondo classificato del podio.