il Vino di Puglia, il meglio dei Vini Pugliesi

La Puglia è da sempre una terra vocata alla coltivazione dei vigneti e la sua lunga tradizione nella produzione del vino risale al tempo della Magna Grecia.

Oggi la Puglia può vantare più di 100 tipologie di vino, di cui 28 a Denominazione di Origine Controllata, e ogni zona produttiva della regione ha il suo vitigno di riferimento.

Negli ultimi decenni le imprese vitivinicole pugliesi hanno investito nella valorizzazione del patrimonio enologico e nella ricerca della qualità, piuttosto che della quantità. Il vino pugliese ha sorretto per anni l’enologia italiana e straniera, ma ora la Puglia si pone tra le regioni vinicole italiane di maggior rilievo, grazie alla produzione di vini di qualità sempre più apprezzati dai critici del settore e dai consumatori.

Vigneto con uva per la produzione di Vino in Puglia.

In Puglia, la coltivazione della vite e la produzione del vino esistono in ogni angolo del territorio regionale. Ci sono molte cantine prestigiose e produttori di vino di alta qualità, ma anche rinomate cooperative vinicole che producono alcuni dei migliori vini della Puglia e rappresentano una fonte importante di sostentamento per molte comunità locali.

Non mancano diversi produttori artigianali e vignaioli indipendenti, che realizzano piccole quantità di vino di grande personalità con metodi tradizionali e naturali, apprezzati in particolare per la loro attenzione alla qualità e alla sostenibilità di tutto il processo di produzione.

Vitigni autoctoni e viticoltura in Puglia

Il territorio pugliese, esteso per più di 400 chilometri, offre un paesaggio straordinario e variegato, unico nel suo genere anche per la ricchezza di storia e natura. Le sue caratteristiche geologiche tipicamente carsiche hanno originato grotte, cavità naturali e gravine, mentre lungo le coste il paesaggio si trasforma continuamente alternando lunghi tratti di sabbia finissima a pareti rocciose che si ergono verso il cielo.

Il vigneto di un vitigno autoctono per il vino pugliese.

Non solo vite e uva, ma anche distese di olivi e fertili terreni argillosi fra le rocce, terre rosse coltivate da famiglie di contadini e agricoltori che si sono succedute nel tempo. È un territorio ricco di varietà vegetali, che spaziano dalla tipica macchia mediterranea del Salento ai boschi di diversi tipi e specie presenti nella zona del Gargano.

Attualmente, sempre più produttori si concentrano sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni della Puglia, che conferiscono ai vini un carattere distintivo e unico.

Vitigni come il Primitivo, il Negroamaro, il Nero di Troia, la Malvasia Nera di Lecce e la Verdeca stanno guadagnando sempre più attenzione e apprezzamento a livello internazionale. Senza dimenticare il crescente interesse ed il progressivo recupero di varietà come il Susumaniello e il Minutolo.

Grazie al suo clima mediterraneo, alle condizioni pedoclimatiche favorevoli e alla varietà dei suoi terreni, la Puglia offre molte opportunità per la produzione di vini biologici e naturali, più sostenibili anche per l’adozione di pratiche di agricoltura biologica e biodinamica nel mondo del vino pugliese.

Questi vini sono prodotti utilizzando metodi naturali e senza l’aggiunta di sostanze chimiche o solfiti, al fine di preservare al massimo le caratteristiche delle uve e del terroir.

Viticoltura per il vino Primitivo in Puglia.

Territori, IGT, DOC e DOCG del vino di Puglia

La vitivinicoltura pugliese si distingue nettamente da quella delle altre regioni italiane, anche meridionali, grazie alla vasta varietà di vitigni che caratterizzano il suo paesaggio ampelografico.

L’orografia della regione, che spazia dalle alte cime della Daunia agli esotici litorali sabbiosi del Salento, attraversando ampi territori collinari baciati dal sole, determina una notevole varietà di terreni e microclimi che conferiscono ai vini prodotti in Puglia un profilo aromatico e gustativo unico nel suo genere.

Il territorio pugliese, proteso con la sua lunghissima costa tra Mar Adriatico e Mar Ionio, può essere suddiviso in tre macro-aree geografiche che definiscono distinte zone vitivinicole, saldamente legate ai vitigni tipici che caratterizzano le diverse produzioni enologiche.

Ancora più definita è la distinzione che si può fare attraverso le Indicazioni Geografiche Tipiche pugliesi, oltre alla IGT Puglia che comprende come zona di produzione delle uve per mosti e vini tutto il territorio delle sei province, individuando le cinque aree geografiche di Daunia, Murgia, Valle d’Itria, Tarantino e Salento.

La vendemmia di uva per vino bianco in Puglia.

Vini e vitigni del Salento

La penisola del Salento è la più estrema propaggine del territorio pugliese, costantemente rischiarato dal sole, dove le estati sono prolungate e calde, mentre le brezze marine soffiano tra i filari proteggendo le uve con la loro naturale azione antiparassitaria. Il suolo particolarmente argilloso si mescola con terreni calcarei e di varie composizioni che arricchiscono le uve con preziosi minerali, una complessa composizione geologica che rende il Salento il luogo ideale per diverse varietà.

Il Salento costituisce il luogo d’elezione del Negroamaro, una varietà autoctona che si distingue per la polpa corposa, il grappolo denso e le note autentiche di macchia mediterranea e radice di liquirizia che sprigiona nel bicchiere. Tra le varietà di uve diffuse nei vigneti salentini troviamo anche la Malvasia Nera, tipicamente vinificata insieme al Negroamaro e presente in tutte le denominazioni di origine del territorio, ma anche il Primitivo, che trova un’ottima espressione anche in questa zona.

Merita una menzione il Susumaniello, vitigno a bacca nera di origini dalmate, che negli ultimi anni sta vivendo un percorso di valorizzazione e rivalutazione, con eccellenti risultati anche vinificato in purezza. Non mancano poi le varietà a bacca bianca, tra cui la Malvasia bianca, la Verdeca e il Minutolo.

Un vigneto di Negroamaro in Salento, territorio della Puglia.

Vini e vitigni del Tarantino

Questo territorio coincide con la provincia di Taranto, che pure rientra nell’area del Salento e dalla Valle d’Itria si estende verso il litorale ionico. Il fulcro della viticoltura tradizionale dell’area è l’agro di Manduria e le aree limitrofe, rinomate da sempre per il loro eccezionale vitigno Primitivo, a cui è dedicata la più famosa denominazione di origine controllata della zona.

Questa varietà si distingue per la sua precoce maturazione e la tendenza a produrre vini con un elevato tenore alcolico. Le grandi distese di viti sono un elemento irrinunciabile del paesaggio locale e rappresentano una preziosa eredità storica per i viticoltori della zona che lavorano con piante di inestimabile valore, alcune delle quali superano gli ottanta anni di età.

La coltivazione del Negroamaro costituisce un’altra importante realtà vitivinicola dell’area tarantina, poiché la varietà trova in questo suolo e in questo clima le condizioni ideali per esprimersi al meglio. La zona, che può vantare anche la recente denominazione Colline Joniche Tarantine, condivide in parte la vocazione della vicina Valle d’Itria per i vini bianchi, e accanto al celebre Primitivo, sono presenti anche varietà come il Verdeca.

Un vigneto di Primitivo di Manduria, uno dei migliori vini in Puglia.

Vini e vitigni della Valle d’Itria

La produzione vinicola della Valle d’Itria si differenzia nettamente da quella regionale a prevalenza di vini rossi. In questo territorio la tradizione suggerisce di coltivare principalmente uve a bacca bianca su piccoli appezzamenti di terreno attentamente curati. Grazie a questa scelta, i vini prodotti in questa zona si distinguono per i loro aromi delicati e la loro buona acidità.

Da tempo immemorabile, nei vigneti della zona si coltivano principalmente due varietà autoctone alla base delle DOC Locorotondo e Martina Franca: il Bianco d’Alessano e la Verdeca. Anche la denominazione Ostuni utilizza uve a bacca bianca di varietà autoctone meno note, come l’Impigno e il Francavidda, mentre per i vini rossi viene impiegata prevalentemente la varietà Ottavianello.

Un tesoro enologico del territorio è il Minutolo, una varietà di uva aromatica che è stata recentemente oggetto di studio e selezione, che ora è identificata come una varietà di moscato bianco. Il paesaggio della zona, caratterizzato dai muretti a secco che delineano la campagna e dai trulli che si stagliano con i loro tetti a cono, ha un fascino antico e straordinario che gli è valso il riconoscimento come Patrimonio UNESCO.

Vigneti in Valle d'Itria a Locorotondo, nel cuore della Puglia.

Vini e vitigni della Murgia

Le Murge sono un altopiano nella parte più centrale della Puglia, a sud del Tavoliere delle Puglie e a est della regione della Basilicata. L’Alta Murgia è la parte più nordoccidentale, caratterizzata da notevoli fenomeni carsici che le conferiscono quasi l’aspetto di un deserto roccioso, ma in realtà è ricca di falde acquifere molto profonde e costellata da numerose grotte e gravine.

Nella zona della pre-Murgia, che include il rinomato territorio di Castel del Monte, il suolo carsico cede il passo a quello di natura tufacea, dove dolci pendii digradano fino ad arrivare al mare del litorale costiero di Barletta e Trani.

Il vitigno di maggior rilievo è l’autoctono Nero di Troia, vinificato anche in purezza, che conferisce ai vini un’eleganza fruttata, arricchita da sfumature floreali e speziate. In questa zona sono diffuse anche le varietà di uve Bombino Nero, Aglianico e Montepulciano per i rossi; per quanto riguarda le uve bianche il Bombino Bianco, la Malvasia Bianca, il Pampanuto ed altri. Verso il mare invece troviamo soprattutto l’autoctono Moscato di Trani, un vitigno autoctono per vini dolci e liquorosi da dessert.

Nella Bassa Murgia la vocazione è quella tradizionale pugliese per i vini rossi, grazie all’impiego del vitigno Primitivo, alla base della DOC Gioia del Colle, insieme ad altri vitigni da cui si ottengono pregiati vini rossi, rosati e bianchi.

Viticoltura nel territorio delle Murge, vicino Gravina in Puglia.

Vini e vitigni della Daunia

L’area della Daunia è quella più a nord della Puglia, caratterizzata dal territorio del Subappennino Dauno tra il promontorio del Gargano e le pianure del Tavoliere che arrivano fin quasi alle Murge.

Le peculiarità morfologiche del territorio hanno un’influenza significativa sul clima, che presenta una tendenza continentale con inverni molto rigidi, che spesso vedono la comparsa di nevicate e gelate, ed estati generalmente lunghe e torride.

In questo territorio tante varietà di vitigni trovano l’ambiente ideale per prosperare, sia quelli a bacca bianca come il Bombino Bianco, la Malvasia Bianca e il Trebbiano, che quelli a bacca nera come il Nero di Troia, l’Aglianico e il Montepulciano. Tutto il territorio della Daunia è ricco di denominazioni di origine controllata e protetta, tra cui il Rosso di Cerignola, l’Orta Nova, il Cacc’e mmitte di Lucera e soprattutto il San Severo, la denominazione più antica della Puglia.

Un vigneto pugliese nella campagna della Daunia, tra Lucera e San Severo.

Enoturismo in Puglia

La Puglia è da sempre una regione vocata alla produzione di vini di grande qualità, ma negli ultimi anni si sta specializzando anche nell’enoturismo, proponendo agli appassionati ed aspiranti wine lover moltissime esperienze immersive nelle sue cantine, nei suoi vigneti e negli scenari suggestivi che li circondano.

Ma l’enoturismo in Puglia non riguarda solo la degustazione di vini. Gli amanti del buon vino possono partecipare a visite guidate delle cantine, imparare a conoscere le tecniche di vinificazione, scoprire la storia e la cultura dietro ogni bottiglia di vino e in molti casi partecipare personalmente alla vendemmia.

Con la sua ricca cultura gastronomica e vitivinicola, oltre ai tesori storici e artistici del territorio, la Puglia ti offre la possibilità di scoprire un lato autentico dell’Italia, lontano dalle solite mete turistiche. È possibile partecipare a tour enogastronomici organizzati dalle agenzie locali, che offrono pacchetti turistici completi e personalizzati in base alle esigenze dei visitatori, ma anche prenotare autonomamente visite e degustazioni nelle tantissime cantine pugliesi.


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